Riceviamo e pubblichiamo:
In previsione di una stagione venatoria difficile, Martino Santoro in qualità di vice presidente provinciale dell’associazione Caccia Pesca e Ambiente comunica che tutto il CPA- Sport non condivide il calendario venatorio emanato dalla giunta della regione Puglia.
Esso è molto penalizzante per i cacciatori che pur pagando profumatamente la tassa di concessione regionale – Cod.1102 (fondi usati molto spesso per risanare i debiti di vari settori come la sanità, invece di essere utilizzati per la salvaguardia del territorio), sono stati bistrattati dai legislatori regionali. Un calendario così restrittivo penalizza inoltre le attività produttive e commerciali del settore, agriturismi, bar, etc. che grazie alla pratica venatoria incrementano i propri guadagni.
La giunta regionale quest’anno ha deliberato il calendario , dimezzando le giornate di pre-apertura. Ha impedito a chi risiede fuori regione di praticare l’attività sul nostro territorio in tutto il mese di settembre e negli ultimi quindici giorni di gennaio 2011, incurante del principio di reciprocità ed incentivando la secessione venatoria andando in contraddizione con gli ideali dell’unità d’Italia che circolano negli ambienti democratici. La giunta regionale inoltre ha portato la possibilità di caccia alla quaglia da tre mesi e mezzo dell’anno scorso ad un mese e mezzo, costringendo così migliaia di cani geneticamente predisposti alla caccia ad essere segregati per molto tempo nei box ( i legislatori non hanno tenuto conto della loro sofferenza). Il calendario non indica il numero giornaliero delle gazze (pica pica) da prelevare; questi volatili onnivori, dichiaratamente dannosi per la loro usuale dieta costituita prevalentemente da nidiacei e loro uova, sono notevolmente in aumento , perché non prelevarle in tutta l’annata venatoria visto che fanno razzia di prole degli uccellini protetti dalla convenzione di Parigi?
La giunta ha ridotto il prelievo annuale a 50 allodole, vuol dire che un cacciatore in media può prelevare circa un’allodola per giornata utile di caccia a questa avifauna (carniere magro). Ha ridimensionato la caccia al tordo adducendola al 19 gennaio, motivando tale scelta con l’esistenza di documenti scritti dall’ ISPRA e da alcune associazioni pseudo-ambientaliste che indicano l’inizio della migrazione pre-nuziale del tordo nell’ultima decade di gennaio. Non pare questo in contraddizione con il fatto che in Puglia i mesi di gennaio e febbraio sono quelli in cui si verificano nevicate e gelate? Con la neve e il freddo è comprovato che tutti gli animali, mammiferi ed avifauana non hanno lo stimolo della riproduzione, forse quei documenti non sono perfetti , o alcuni studiosi peccano di faziosità.
Il calendario venatorio che l’associazione CPA Sport può accettare è quello proposto da tutte le associazioni nel comitato tecnico faunistico-regionale nel mese di luglio che in linea di massima è uguale a quello della scorsa annata. Quasi tutte le altre regioni d’Italia come la Basilicata, la Calabria, la Sicilia infatti, hanno emanato il proprio calendario venatorio simile a quello dello scorso anno senza scompiglio e con serietà. Legislatori della Regione Puglia non aspettatevi che questo tiro mancino non abbia conseguenze di forte disapprovazione e malcontento in molti settori per lungo tempo. Cittadini avete captato chi sono i responsabili del penalizzante regolamento?
Maurizio Montagnani