Lo sfruttamento del potere mediatico di personaggi noti, per enfatizzare messaggi rivolti ad un pubblico generico, è una pratica a cui sempre di più attingono, oltre ai grandi marchi pubblicitari e alle organizzazioni per i diritti umani, anche ambientalisti e animalisti. E' così che oggi, in occasione dell'apertura della caccia, il portale Il Respiro.eu, collegato all'associazione onlus La vita degli altri e utilizzato dalla stessa per raccogliere fondi di sostegno per le proprie iniziative, pubblica in maniera del tutto strumentale lo sfogo anticaccia della nota cantante Giorgia. Come fece Mina un anno fa, Giorgia rivolge una serie di accuse forti, del tutto raffazzonate e generiche, dipingendo l'immagine di un cacciatore – mostro, capace di orribili nefandezze, come “uccidere per divertimento” o accecare uccelli da richiamo. Poco importa forse che l'appello della cantante sia scevro di riferimenti reali e denoti una scarsa conoscenza dell'argomento. Anche qui vengono ripetute come un mantra animalista le solite deliranti offese ai cacciatori. Purtroppo se una cantante più che apprezzata, dice “La caccia fa schifo, la caccia è barbara” tanti, che come lei non conoscono la realtà della caccia italiana e non hanno mai visto un cacciatore da vicino, le prenderanno per vere. Ed è questo su cui puntano furbescamente gli strateghi anticaccia. Riportiamo di seguito l'intero intervento di Giorgia: “Uccidere un animale è negare l'identico diritto alla vita di ogni creatura, noi inclusi, e chi non crede che sia così dovrà rinascere ancora tante volte prima di essere persona.
La caccia fa schifo, la caccia è barbara. Ci sono talmente tante cose orrende nel mondo e tante cose da sistemare: abbiamo bisogno anche della caccia - uccidere per divertimento?!
L'ecosistema è a rischio e intanto cosiddetti uomini si armano e sparano a esseri viventi indifesi e meravigliosi; a tradimento, non ad armi pari, e senza senso alcuno, se non il divertimento o forse una sensazione di "bravura"..
Non è orrenda vigliaccheria, questa?
Piuttosto, voi, fermatevi a guardare il volo di un uccello. E' arte, è vita.
E poi guardatevi la mano che stringe il fucile, oppure guardate l'uccello da richiamo che vi siete portati da casa dopo averlo accecato per farlo strillare bene. Io vi chiedo: quando andate a letto alla sera, non vi sentite un po' fuori luogo?
Dal primo settembre inizia la caccia. Diamoci una svegliata e facciamo qualcosa di buono, inventiamoci un modo per farci ascoltare e blocchiamo questo inutile, ingiusto, perfido, pericoloso massacro. Ora”.
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