Riceviamo e pubblichiamo:
Certo non casualmente, ieri alla vigilia della data fissata in molte regioni per la preapertura della stagione venatoria, su Rai 3, all'interno della trasmissione "Condominio terra" la sempre ineffabile Licia Colò è tornata a esprimere le sue posizioni sull'attività venatoria e chi la pratica, con la spalla del veemente anticaccia di turno. Il tutto come sempre senza il minimo contraddittorio e con il consueto prontuario di luoghi comuni, bugie, mezze verità e interpretazioni di parte. Fino all'accorato appello della conduttrice, affinché noi cacciatori ci facciamo da parte perché minoranza invisa al Paese.
Sull'ultima affermazione la realtà è fortunatamente ben diversa. La Colò se ne faccia una ragione. Avrà presto modo di rendersene conto.
Se tutto il resto non vale neppure la pena di essere commentato, un rilievo va però fatto al direttore di Rai 3: trasmissioni faziose come questa non sono ammissibili su un canale chiamato a svolgere un servizio pubblico, con l'obbligo di dare ai telespettatori un quadro oggettivo delle cose, senza scadere nella propaganda e senza far parlare una sola parte. Magari anche in considerazione del fatto che oltre ad essere cittadini con tutti i diritti che questo comporta, il canone lo devono pagare anche i cacciatori.
Ufficio Stampa Federazione Italiana della caccia - Roma 1 settembre 2010