Dopo la sospensione del Calendario venatorio siciliano e la pubblicazione del nuovo decreto, l'assessore Bufardeci ha assicurato ai cacciatori l'apertura invariata per il primo settembre a tortore (chiusura 31 ottobre), merli (12 dicembre) e colombacci (12 gennaio) e dal 4 settembre (fino al 15 dicembre) al coniglio. Ma una notizia pubblicata sul Giornale di Sicilia ha destabilizzato il mondo venatorio, sostenendo che in realtà esistesse un nuovo testo per cui dal primo settembre si potesse cacciare solo la tortora con appostamento fisso. Di qui il caos: molti cacciatori a poche ore dalla preapertura si sono rivolti alle proprie associazioni di riferimento per chiedere delucidazioni. Una situazione che ha costretto le associazioni venatorie siciliane unite, a chiedere la rettifica di tali informazioni diffidando giornalista e giornale. "L'unico decreto di modifica del Calendario Venatorio di cui si ha notizia ufficiale è stato pubblicato sulla G.U.R.S. di Venerdì 27/09 - commenta l'Associazione Siciliana Caccia e Natura -. In ogni caso, dal momento che, allo stato, non esiste alcun atto amministrativo dotato di efficacia in tal senso, riteniamo che il Giornale di Sicilia abbia illegittimamente accreditato una bozza non ufficiale, creando i presupposti di gravi disordini in vista dell'apertura della caccia, tenuto conto dell'eventualità – tutt'altro che remota – che alcuni organi di vigilanza (specie se volontari) possano fare affidamento sulle infondate notizie di cronaca".
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