Con l'avvio della stagione venatoria, il prossimo 19 settembre, la Provincia di Como darà piena esecuzione al piano di abbattimento degli ungulati per 651 cervi, 100 caprioli, 50 mufloni e 1450. Il prelievo, già iniziato il 10 giugno scorso ha già dato risultati apprezzabili con il raggiungimento, per quanto riguarda il cinghiale, già del 35 per cento degli abbattimenti programmati.
“Il protrarsi della caccia al cinghiale per sette mesi - spiega l'assessore provinciale alla caccia Mario Colombo - rappresenta la principale strategia per limitare nella misura possibile il proliferare di tale specie invadente”. “Gli ungulati selvatici, continua l'assessore, hanno raggiunto in tutta la provincia una popolazione tale da determinare un impatto sull'agricoltura spesso insostenibile".
Secondo l'assessore ci si trova di fronte ad un passaggio epocale. "Per limitare i danni - spiega ancora Colombo - sono state predisposte recinzioni preclusive e l'uso di sostanze repellenti unitamente al prelievo extravenatorio condotto attraverso l'uso di trappole e all'abbattimento diretto da parte degli agenti della vigilanza venatoria. Soluzioni queste limitate nel tempo , utili soprattutto nelle aree coltivate poste a ridosso dei nuclei abitati. Ma senza una vera e propria stagione di caccia lunga e mirata,sarebbe stato impossibile la riduzione dei capi”.
(La Provincia di Como)