Arcicaccia ha inviato una nota ai gruppi consiliari Pd, Idv e Sinistra Veneta, sottolineando che l'atteggiamento ostruzionista assunto “dia l´impressione di una mera posizione di aprioristica contrariet�caratterizzata da un´impostazione tutta ideologica di tipo anti-venatorio”.
L'associazione, che ha condiviso il testo di legge sulle deroghe licenziato dalla Quarta Commissione, insieme alle altre associazioni venatorie del Veneto, ribadisce la “necessità che debba sempre prevalere una visione saggia ed equilibrata, rispettosa della vigente legislazione e saldamente ancorata a parametri tecnico-scientifici”. Sui prelievi in deroga, spiega la nota, “il riferimento d´obbligo è ai contingenti regionali definiti presso la Conferenza Stato-Regioni sulla base delle valutazioni tecniche dell´Ispra".
“Auspicando una proficua collaborazione tra politica e associazionismo venatorio – si legge nel testo - l´Arcicaccia rileva che anche questa vicenda dimostra la improcrastinabile necessità di attuare una concreta svolta verso la vera unità dei cacciatori. Visto che "anche certe battaglie animaliste, vedi deroghe, trovano linfa nella strumentale divisione del mondo venatorio".