Un grande passo avanti per la caccia in Sardegna. Così l'On. Ignazio Artizzu ha definito le nuove norme sulla caccia passate al vaglio della Commissione Agricoltura. “Adesso non resta che affrontare l’aula del consiglio regionale – ha dichiarato Artizzu in un'intervista di Emanuele Farneti- ove io stesso sarò relatore per la maggioranza; certo il testo è sicuramente migliorabile e gli emendamenti “utili” non mancheranno, per questo invito le associazioni venatorie,e in generale i cacciatori tutti affinché facciano pervenire presso le nostre segreterie il maggior numero di suggerimenti”.
Il testo contiene importanti novità come la possibilità di cacciare alcuni migratori nel mese di febbraio, ovviamente nel rispetto dei cicli biologici delle rispettive specie, ha fatto notare il consigliere, il quale ha spiegato che proprio per questo motivo “si è deciso di dar realmente vita all'istituto regionale della fauna selvatica, un organo scientifico capace di fornire dati reali sullo stato di conservazione delle diverse specie stanziali e di monitorare i vari flussi migratori”.
La legge prevede la possibilità di utilizzare la canna rigata per la caccia agli ungulati, ha spiegato Artizzu, che ha definito tale disposizione “un atto dovuto, sia sotto l'aspetto sicurezza che sotto quello normativo”. Più complesso il discorso relativo alla “munizione spezzata”, “in questo caso – dichiara il consigliere – le richieste dei cacciatori si scontrano con una normativa nazionale che di per sé ne impedisce l’utilizzo,e al tempo stesso con una serie di proposte che se approvate ne impediranno la vendita”.