Secondo il documento inviato dall'Ispra alle Regioni il prelievo del colombaccio dovrebbe essere circoscritto entro il periodo 1 ottobre – 31 dicembre.
Una restrizione che appare del tutto infondata nell'analisi effettuata dall'Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia, che citando quanto definito dalle osservazioni europee, definisce la fine del periodo riproduttivo alla terza decade di ottobre e l'inizio della migrazione pre nuziale alla terza decade di febbraio. La caccia è quindi possibile, secondo i cosiddetti Key concepts della Direttiva, a partire dal 21 ottobre con decade di sovrapposizione e al 31 ottobre senza decade di sovrapposizione, mentre la chiusura della caccia viene individuata al 20 febbraio senza decade di sovrapposizione e a fine febbraio con decade di sovrapposizione.
Riguardo alla preapertura, il documento di Fidc ricorda che è stata proprio l'Ispra ad avere sempre considerato, anche recentissimamente, che l'apertura al primo settembre è idonea nelle regioni che ospitano popolazioni nidificanti (Ispra, 2008, Parere regione Sicilia 2010). Ci sono stati membri della UE che hanno addirittura 13 decadi di sovrapposizione senza aver subito alcuna condanna dalla Corte di Giustizia Europea. Pertanto perchè l'Italia non potrebbe pensare ad una stagione venatoria estesa, visti i dati demografici positivi della popolazione residente?