Vistosissime discordanze tra i motivi della manifestazione ed il reale contenuto della protesta. La pensa così l'assessore veneto alla caccia Daniele Stival, che sul Giornale di Vicenza commenta la contestazione ricevuta da parte delle associazioni venatorie mentre il consiglio discuteva la legge sulla caccia in deroga. “Sembra che si siano accorti che non potevano protestare contro sè stessi, ed hanno scelto come bersaglio l’assessore” dichiara perentorio Stival.
"Non potevano protestare contro sè stessi per due chiari motivi – spiega Stival – Il primo è che l’approvazione della legge regionale sulle deroghe compete al Consiglio e non all’assessore; il secondo riguarda le zone di protezione speciale (le cosiddette Zps): la loro modifica dipende da un lato a livello governativo, e a Venezia proprio da uno dei fautori della manifestazione, che sedeva in giunta regionale il 21 dicembre 1998, quando fu approvata la delibera 4824 di designazione delle Zps".
La preoccupazione dell'assessore è che i cacciatori vengano strumentalizzati dalla politica e che “alcuni esponenti politici tendano, attraverso i cacciatori, a delegittimare la maggioranza ed il partito che esprime l’assessore”.