Nuovo richiamo all'unità del mondo venatorio da Marco Ciarafoni, presidente del Csaa (associazione sportiva di Arcicaccia) e responsabile Politiche Faunistiche per il Pd, che dall'articolo di fondo della rivista Caccia + di settembre invita a ripartire “dalla voglia di marciare compatti verso un approdo culturale che faccia riconquistare autorevolezza e dignità ai cacciatori italiani”.
Per Ciarafoni occorre un progetto per entrare in sintonia con quella parte di collettività disposta ad ascoltare proposte concrete e realistiche nel mondo agricolo e ambientalista. Al di là delle diverse strategie e posizioni, secondo l'esponente di Arcicaccia c'è ancora lo spazio per tornare a guardare il futuro con occhi diversi, facendo leva sui numeri, tuttora interessanti che riguardano la caccia italiana a livello organizzativo ed economico.
“Durante le vicende referendarie – ricorda - l’associazionismo venatorio produsse uno sforzo programmatico e riformatore che i cittadini compresero talmente bene da isolare e sconfiggere il livore anticaccia di quel periodo. Si abbia la forza di azzerare le attuali, inservibili proposte parlamentari e su tre o quattro idee forza si apra il confronto, lontano dalle convenienze e dagli opportunismi”.
“La grande maggioranza dei cacciatori, abituata a non urlare sui blog ma a tenere i piedi per terra, si aspetta un sussulto di riscatto. Lo pensa - conclude Ciarafoni - mentre, in queste ore, si reca in armeria per conoscere le ultime novità di mercato o durante le prime uscite dell’anno con il proprio cane od anche mentre cura i dettagli per avere una buona batteria di richiami vivi. Lo pensa mentre guarda con gli occhi pieni di suggestioni le albe e i tramonti che tornerà a vivere in campagna”.