Nulla da fare, almeno per il momento, per le deroghe in Lombardia. Con l'approvazione di una questione pregiudiziale proposta dall'Italia dei Valori e votata da 64 consiglieri (39 favorevoli, 24 contrari, 1 astenuto), che ha chiesto di non affrontare l'argomento, la discussione è stata sospesa, revocata anche l'assemblea di domani 15 settembre.
Approvata invece la legge sui richiami vivi. Complessivamente potranno essere utilizzati 1.548 esemplari di allodola, 11.318 di cesena, 4.206 di merlo, 21.060 di bottaccio e 10.444 di sassello, per un numero complessivo di richiami pari in Lombardia a 48.576.
Intanto fuori dal Pirellone, sede della discussione interrotta intorno alle 16, si è svolta la protesta dei cacciatori indetta da Anuu Migratoristi, Federcaccia, Acl, Liberacaccia, Confavi e Enalcaccia, che ha radunato più di mille cacciatori. “I cacciatori italiani chiedono solo rispetto e di poter godere degli stessi diritti e degli stessi doveri dei loro colleghi europei grazie a una nuova legge che corregga le storture attuali", recitava un volantino distribuito dall'Anuu, prima associazione a proporre la mobilitazione dei cacciatori.
Tra i tanti cacciatori c'era anche il leghista Alessandro Morelli, assessore al Turismo, identità e Marketing territoriale al Comune di Milano. Sempre davanti al Pirellone si è svolto anche l'esiguo presidio degli anticaccia, organizzato dalla Lac e frequentato dai soliti quattro gatti.