In un comunicato stampa l'Arcicaccia veneta denuncia strumentalizzazioni politiche rispetto alla mancata approvazione della caccia in deroga la quale è era stata sottoposta ad una mediazione tentata e non raggiunta di poter cacciare 4 specie (pispola, peppola, storno e fringuello) annotando il prelievo alla raccolta sul tesserino venatorio.
L'Arcicaccia, diversamente dalle altre associazioni, si era dichiarata favorevole a tale soluzione“per consentire al mondo venatorio di andare tranquillo a caccia durante la stagione”.