Una proibizione ingiustificata e immotivata quella relativa ai divieti di caccia imposti nelle isole minori in via provvisoria dall'assessore Titti Bufardeci. La pensano così i consiglieri regionali del Pdl Roberto Corona e Nino Germanà, che ritengono il decreto di modifica del Calendario Venatorio una regolamentazione incostituzionale che contravviene il principio di eguaglianza dei cittadini.
Secondoi deputati siciliani il Governo Lombardo ha delineato alla mercè della stampa un quadro che non corrisponde alla realtà rispetto alla disciplina venatoria fornendo inoltre un'interpretazione parziale dell'Ordinanza del Tar, che conteneva un puntuale riferimento alla normativa comunitaria imputando alla Regione la mancata implementazione della procedura di valutazione di incidenza.
“Occorre ricordare che – prosegue Corona – poiché la migrazione avviene in maniera diffusa e senza seguire degli specifici canali a rotte, non si comprende il divieto generale provvisorio di caccia nelle isole minori, in quanto interessate alla migrazione, ponendo quindi un’interdizione assoluta estendendosi “erga omnes” anche allo stanziale e in particolare al coniglio selvatico”, “Inoltre – aggiunge il deputato del Pdl On.le Germanà – non si capisce quale disturbo possa arrecare la caccia al coniglio selvatico, unica e prolifera specie stanziale presente sulle nostre isole, rispetto alla sparuta e quasi inconsistente migratoria”.
“Sotto il profilo prettamente biologico – riprende il discorso Corona – nelle isole di Lipari, Vulcano e Pantelleria, l’assenza di predatori naturali ha determinato un’eccessiva ed incontrollata proliferazione della specie del coniglio selvatico, con evidenti ricadute negative per l’attività agricola, tali da danneggiare oltre alle coltivazioni, anche la nostra caratteristica macchia mediterranea”.
“In definitiva – concludono i due deputati – i cacciatori residenti, pur avendo corrisposto le previste tasse di concessione, sono stati arbitrariamente privati della possibilità di esercitare l’attività venatoria, marginalizzando un’attività dai profili positivi negli ambiti più disparati del settore terziario, visto che la caccia ha ricadute proficue non solo in termini strettamente e puramente economici, ma attivando un circolo virtuoso reca benefici anche all’indotto turistico e all’immagine da esportare della nostra Sicilia”.
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