Il Ministro Brambilla, riferendosi ad un incidente di caccia avvenuto a Melfi ai danni di un ciclista, ha lanciato una nuova campagna per l'abolizione dell'attività venatoria in toto. “Non è possibile – ha dichiarato il Ministro- che l’incolumità di cittadini e turisti venga di continuo messa a rischio da una minoranza di cittadini che, armata di doppiette, fa strage del patrimonio faunistico di tutti gli italiani".
Alle posizioni della Brambilla ribatte il Presidente di Arcicaccia Osvaldo Veneziano: “E’ con amarezza – scrive - che continuo a leggere comunicati, e tra questi quelli del Ministro Brambilla, che affrontano il doloroso tema delle vittime della caccia in modo strumentale perché finalizzati a perseguire un loro particolare obiettivo: abolire la caccia”.
Per Veneziano sarebbe molto più produttivo e rispettoso verso le vittime e i famigliari affrontare la discussione sulle migliorie possibili per accrescere la sicurezza senza pregiudiziali ideologiche.
Fare il possibile per diminuire gli incidenti, non solo della caccia, ma di tutte le attività umane, per il Presidente di Arcicaccia “è un dovere morale, etico e civile”.
“Leggo dai giornali di oggi - continua Veneziano - : “colpito con un calcio durante una partita; dodicenne operato d’urgenza (l’aggressore ha 13 anni)” e ancora: “cavallo finisce contro bus 1n morto e 6 feriti (l’animale sfuggiva ad un tentativo di fermo)”. Mi domando se dovrei chiedere al Ministro di abolire il calcio e l’allevamento dei cavalli oppure chiederLe di sterminare gli uccelli intorno agli aeroporti per la sicurezza dei voli o quant’altro, come chiede qualche suo collega parlamentare?