E' affidato all'assessore alla caccia pugliese, Dario Stefano, il compito di attivare un tavolo istituzionale per l'applicazione omogenea delle nuove norme sulla caccia. Dopo la promulgazione della legge Comunitaria le diverse regioni hanno infatti applicato in maniera differente le nuove disposizioni.
“Durante la fase parlamentare, purtroppo, - spiega il Coordinatore della Commissione Politiche Agricole nazionale Dario Stefàno - non è stata promossa a livello istituzionale la necessaria concertazione in grado di produrre quel dialogo tra le differenti parti sociali interessate, indispensabile per ottenere una maggiore certezza del diritto e una conseguente migliore applicazione delle modifiche normative”.
“Al fine di evitare che tali limiti ricadano pesantemente sulle Regioni – prosegue l’assessore Stefàno - e avviare la ricerca di linee guida applicative condivise e armoniche, che mettano le Regioni nelle migliori condizioni per ottemperare alle modifiche normative anche su interessamento di una rappresentanza delle categorie interessate, ho ricevuto incarico di attivare un Tavolo di lavoro Istituzionale ad hoc in sede di Conferenza delle Regioni,”.
Al tavolo, che sarà convocato a breve, l’assessore Stefàno inviterà i diversi portatori di interesse, in rappresentanza delle organizzazioni agricole, degli ambientalisti e dei cacciatori, unitamente a rappresentanti dell’ISPRA – che ha già prodotto un documento tecnico al riguardo - e delle Amministrazioni provinciali.
Tra le priorità da affrontare subito, il tema dell’applicazione delle deroghe di cui all’art. 9 lettera a) della Direttiva 2009/147/CE (nell’interesse della salute e della sicurezza pubblica; nell’interesse della sicurezza aerea; per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque; per la protezione della flora e della fauna).
“Ad oggi – conclude il coordinatore - attendiamo ancora che il Governo, così come previsto nelle modifica di legge, metta nelle condizioni le Regioni di deliberare i provvedimenti temporanei necessari per le deroghe nel rispetto delle Linee Guida, emanate con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Ambiente, di concerto con il Ministro dell’Agricoltura, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano”.