In occasione dell'apertura della stagione venatoria, il Corpo forestale dello Stato ha invitato i cacciatori a prestare la massima attenzione per non incorrere in sanzioni e contribuire alla gestione del patrimonio faunistico nel rispetto delle normative vigenti.
"Il cacciatore - si legge nel comunicato - deve collaborare sempre più con gli enti locali per contribuire alla gestione del patrimonio faunistico e naturale del nostro Paese". In questo contesto si inserisce l'importante opera di vigilanza sul territorio svolta dalla Forestale che in questo periodo verrà intensificata per prevenire gli incidenti e reprimere gli episodi di bracconaggio.
I CONSIGLI DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO:
In occasione dell’inizio della stagione venatoria il Corpo forestale dello Stato raccomanda la massima prudenza, soprattutto durante le prime giornate, vista la notevole partecipazione e la concomitante attività di raccolta di funghi o di prodotti autunnali del sottobosco.
In particolare, per la propria e l’altrui sicurezza, e per non incorrere in sanzioni amministrative che, in alcuni casi, potrebbero avere anche risvolti di carattere penale, si ricorda di:
- non cacciare, per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi;le informazioni relative a tali aree sono reperibili presso i catasti comunali;
- controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell’equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull’uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia;
- verificare la regolarità dei documenti necessari per l’esercizio venatorio (porto d’armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale, etc);
- provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia (ATC) e dai comprensori alpini (CA), previsti dalle rispettive normative regionali;
- accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi, o altre aree protette, all’interno dei quali è assolutamente vietata la caccia, e se siano presenti ulteriori zone di protezione “a cuscinetto” sul perimetro;
- documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate Zone a Protezione Speciale (ZPS), all’interno delle quali l’attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nei vari calendari venatori provinciali, e alle zone umide, dove si ha l’obbligo di utilizzare munizioni con pallini di acciaio;
- conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta di funghi o di altri prodotti delle zone boscate;
- essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta;
- rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro nonché appostamenti di caccia fissi o temporanei; anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa;
- rispettare sempre l’ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce, ormai tutti di materiale plastico; si fa presente, in particolare, che sono da poco in commercio anche cartucce a basso impatto ambientale che utilizzano un miscela di tungsteno e polimeri al posto del piombo;
- ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani, da sempre i migliori “ausiliari” della stagione di caccia, in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali;
- si raccomanda, infine, il massimo rispetto delle colture agricole in atto.
Per informazioni più dettagliate i cacciatori potranno rivolgersi ai Comandi Provinciali e ai Comandi Stazione della Forestale dislocati su tutto il territorio nazionale o chiamare il numero gratuito di emergenza ambientale 1515 a disposizione di tutti i cittadini 24 ore su 24.