Un'i
mportante presa di posizione a favore della caccia si aggiunge ai tanti interventi di questi giorni. E' quella di Luigi Angeletti, segretario della Uil, che dalle pagine del Corriere della Sera di lunedì 20 settembre, esorta il mondo dell'informazione e della politica a cambiare atteggiamento nei confronti della passione venatoria, esercitata da tanti italiani che amano l'ambiente e lo tutelano per primi.
Lui, premiato Cacciatore Gentiluomo nel 2002 da Federcaccia, dice “non siamo i cattivi su cui sparare addosso ogni volta che comincia la stagione”, “chi come noi vive nei boschi – sottolinea il leader della Uil – quei boschi li ama”.
“Da quando la caccia è regolamentata – spiega Angeletti al Corriere della Sera - seguendo i consigli di chi la pratica, la fauna è costantemente aumentata, dopo 50 anni sono tornati i predatori, lupi, falchi, aquile, linci. E questo perché evidentemente la catena alimentare è tornata quella che era. I cinghiali non sono mai stati così numerosi. Mi creda - dice al giornalista - va molto peggio agli animali costretti a cibarsi di prodotti agricoli, pieni di pesticidi". Nato e cresciuto a Greccio, provincia di Rieti, nipote e figlio di cacciatori, Angeletti a caccia ci va da quando aveva 20 anni e continua a farlo oggi, convinto della propria passione.
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