Il
Corriere della Sera torna sul sondaggio on line proposto giorni fa sulle iniziative della
Brambilla contro la caccia e si interroga sul
ribaltamento dei risultati in poche ore.“C'è stata una chiamata alle armi affinchè i cacciatori facessero sentire la propria voce. E, in particolare, affinchè votassero in massa al sondaggio proposto in abbinata all'articolo” scrive Alex Sala sul blog
Animali & Dintorni del Corriere. Il riferimento è al nostro portale, come poi viene specificato poco più sotto. Ma alcune precisazioni del quotidiano riguardano i numerosi commenti che proprio su BigHunter hanno dato luogo a
possibili fraintendimenti. A pensar male si pensa male, sottolinea il giornalista riferendosi all'ipotesi avanzata da alcuni in merito ad un pilotaggio dei risultati. La precisazione riguarda soprattutto le finalità del sondaggio, atto a “
registrare un «sentiment» in tempo reale” che non ha pretese statistiche.
“Alcuni dei forumisti del già citato sito (Bighunter.it; n.d.r.) – scrive Sala - si sono scambiati consigli su come fare per poter votare più di una volta, aggirando il riconoscimento dei cookies (sarà per questo che nelle ultime due ore, con il sondaggio fuori dall'home page principale che normalmente fa da collettore del traffico, sono arrivati mille voti?)... Insomma: proprio quello che sta accadendo nelle ultime 24 ore dovrebbe essere la dimostrazione che non ci sono taroccature da parte nostra”.
“Il risultato del quesito sulla caccia vede una prevalenza dei sì”, scrive Sala probabilmente prima del ribaltamento da parte dei "no" (che oggi, 24.9.2010 - ci piace aggiornare anche il Corriere e i suoi maldestri suggeritori - sono superiori al "si": 54,6 contro 45,4; n.d.r.), e sottolinea come la forbice tra le due risposte, prima dell'invito a votare in massa, era molto maggiore a favore dei sì.
“Il meccanismo di voto non è certificato come a prova di hacker – conclude Sala - proprio perché i quesiti non hanno alcuna velleità di rappresentare verità assolute. E se qualcuno ha tempo da perdere nel continuare a cancellare i cookies per poi rivotare, faccia pure. Quel che è certo è che ogni accusa di malafede va necessariamente rispedita al mittente. Non è vero che, come diceva Andreotti, che «a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca». A pensar male, si pensa male e basta”.
Per correttezza, Bighunter.it conferma senza mezzi termini di essere convinto della serietà e della buona fede del Corriere della Sera e del meccanismo che regola i sondaggi. Si dispiace inoltre e se ne scusa per le illazioni apparse nei post della notizia che, dal canto suo, in maniera che riteniamo del tutto lecita, ha invitato i cacciatori a far sentire la propria voce, da liberi cittadini. Certamente, votare più volte, anche se possibile attraverso il ricorso ad espedienti alla conoscenza ormai di tutti, non è né corretto né rappresentativo della realtà. Ma il risultato anomalo del sondaggio rispetto agli altri promossi nello stesso periodo dal Corriere dimostra che di questo metodo se ne sono serviti anche coloro che avrebbero voluto far pendere la bilancia a loro favore, ovvero gli avversari della caccia. Per ora, non ce l'hanno fatta.