Una grave violazione dei diritti dei cacciatori campani. Così in un comunicato Anlc Campania definisce la situazione della caccia nella regione, riferendo della discriminazione nei confronti della Libera Caccia, che a differenza di quanto avviene nelle altre regioni, non è rappresentata negli Atc. Una situazione che per l'associazione va rivista attraverso immediate modifiche alla legge regionale nel rispetto del principio della pari dignità e dell'art. 14 della legge statale che prevede la composizione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute, ove presenti sul territorio in forma organizzata.
Par Anlc bisogna intervenire poi sull'articolo che regola la mobilità venatoria garantendo l'accesso ad un atc diverso da quello di residenza venatoria per 30 giornate anziché 20 ed eliminando l'obbligo della prenotazione, assolutamente irrazionale e impraticabile.
Occorre poi fare in modo che le nomine alle commissioni regionali di abilitazione venatoria e sul riconoscimento di guardie giurate si uniformino sulla durata degli incarichi e stabilire un principio generale di incompatibilità dei rappresentanti delle associazioni venatorie negli organismi provinciali e regionali qualora presenti in piu’ di un organismo.
Infine – conclude Anlc Campania - bisogna eliminare l’ambito territoriale di Napoli e incorporando parte del territorio di Caserta e l’altra parte del territorio nell’Atc di Salerno 1 intervenendo opportunamente sulla modifica dell’articolo 36 della legge regionale 8/96 .