Si aprirà il 6 ottobre la caccia in deroga in Veneto. E' quanto ha stabilito una delibera varata ieri dalla giunta regionale di Zaia (e rimandata alla commissione per il dovuto parere), che consente di prelevare storno, fringuello, peppola, frosone, pispola e prispolone fino al 31 dicembre ad eccezione della pispola (fino al 24 ottobre).
La delibera ha stabilito i limiti massimi al carniere per cacciatore: storno, (25 capi al giorno, 100 stagionali), fringuello (25 al giorno, 100 complessivi), peppola (10 al giorno, 30 in totale), frosone (10 e 30), pispola (20 al giorno e 50 in generale), prispolone (20 al giorno, 50 in totale). I quantitativi massimi prelevabili sono: 124.285 storni, 235.175 fringuelli, 29.357 peppole, 9.857 frosoni, 16.072 pispole, 111.000 prispoloni.
Come previsto, con il provvedimento voluto dall'Assessore Daniele Stival, è stato così superato lo scoglio delle migliaia di emendamenti di Idv e Sinistra Veneta che avevano fatto arenare in consiglio la legge regionale. “Si tratta – ha dichiarato Stival al Giornale di Vicenza - di una decisione equilibrata, con la quale si danno le risposte attese dal mondo venatorio veneto, pur con un occhio di riguardo alla salvaguardia del patrimonio faunistico e nel rispetto delle complesse normative in materia. L'applicazione di queste disposizioni consente, nel rispetto di condizioni applicative e di controllo assai rigide, di sottoporre ad un limitato prelievo specie che risultano un buono stato di conservazione, consentendo un pur modesto soddisfacimento di una domanda venatoria fortemente legata alle tradizioni culturali venete, ed una diminuzione tendenziale della pressione sulle specie ordinariamente cacciabili”.