In occasione della celebrazione
della festa di San Francesco del 4 ottobre, l'Ekoclub riflette su una delle più carismatiche figure prese ad esempio da ogni ecologista, traendone una più esauriente definizione in chiave "ambientalista".
Nel Cantico delle Creature, spiega ekoclub, "contempla gli astri ("frate Sole" e "sora Luna"), i fenomeni atmosferici ("frate Vento"), gli elementi ("sora Acqua", "frate Focu") per non parlare di "nostra matre Terra" che "produce diversi fructi con coloriti flori et herba".
Ci si è chiesti se la rappresentazione francescana ponga in primo piamo il sistema naturale rispetto all'Uomo. A questo quesito di grande attualità, si è risposto sottolineando che di tutte immagini del Cantico è fratello l'uomo, tanto che si ritiene che l'essenza della rappresentazione francescana non sia "ambientecentrica" (o meglio biocentrica) bensì "antropocentrica" nel senso che è l'uomo che viene posto da Dio al centro del mondo".
"Anche ad una superficiale osservazione - continua la nota - del contesto ambientale -anche per chi non è credente- si evidenzia che il ruolo dell' Uomo non è se non quello, impegnativo, di saggio ed equilibrato amministratore delle risorse naturali tanto che l'idea di san Francesco preannunzia un concetto moderno di tutela ambientale che, scevro da inquinamenti ideologici, politici e da faziosità, è stato ben descritto dal "United Environment Programme (UNEP) allorchè ha definito la conservazione dell'ambiente, associata allo sviluppo sostenibile, come "l'uso e la gestione giudiziosi della natura e delle risore naturali, sia per il beneficio della società umana, che per ragioni etiche".
In questo spirito la ricorrenza cristiana diviene tema di riflessione per tutti quale spunto culturale di grande attualità".