Riceviamo e pubblichiamo in anticipo l'
Interrogazione a risposta scritta che il Senatore Valerio Carrara rivolgerà al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan:
Egregio Signor Ministro anche quest'anno il Corpo Forestale dello Stato nonostante i tagli alla spesa pubblica per migliorare il bilancio statale, ha ritenuto di mandare in trasferta in numerose località del nostro Paese agenti facenti parte dei NOA - Nuclei Operativi Antibracconaggio -.
In particolare nelle Valli Bresciane un primo gruppo di 60 componenti di questi nuclei speciali ha raggiunto le località ed i valichi della Provincia, pernottando in strutture alberghiere con un coordinamento operativo gestito da un Ufficiale funzionario, che risponde direttamente del proprio operato al Comandante il Corpo Forestale dello Stato di Roma, che ne ha autorizzato la trasferta. A questo primo contingente ne farà seguito un altro che si avvicenderà al precedente nell'attività di prevenzione e repressione del bracconaggio. In realtà spesso questa attività viene espletata in maniera estensiva e in alcuni casi arbitraria trasformandosi nei fatti in veri e propri rastrellamenti effettuati nei confronti dei cacciatori ed in particolare da chi esercita l'attività venatoria in forma di appostamento fisso alla selvaggina migratoria. Dovrebbe essere infatti a tutti nota la differenza che esiste tra cacciatore e bracconiere, ma a quanto pare qualcuno sembrerebbe volerla ignorare.
Mi sono giunte dettagliate informazioni riguardanti l'attività dei NOA sul Territorio che hanno comportato e stanno comportando oltre all'attività di routine, l'effettuazione di posti di blocco e di perquisizioni personali e domiciliari. Fermo restando lo status e la qualifica di agenti di Polizia Giudiziaria dei componenti il Corpo Forestale dello Stato e relative prerogative, ciò non toglie che essi debbano svolgere il loro mandato e i loro compiti nel pieno rispetto delle leggi vigenti evitando qualsiasi abuso nei controlli.
L'interrogante pertanto chiede quanto segue:
- Se a monte di questa decisione di mandare in trasferta i NOA sul Territorio nazionale vi sia una volontà politica o invece sussistano motivazioni tecniche tali da giustificarne tuttora questa costosa attività. L'interrogante ritiene che il Territorio in questione sia adeguatamente presidiato sia dai componenti di stanza a livello locale della Forestale, sia dai numerosi agenti della Polizia Provinciale e Locale che esercitano quotidianamente e proficuamente i loro compiti ed il loro dovere.
- Si richiede di sapere il costo complessivo in termini di stipendi comprensivi di indennità di trasferta a carico dell'erario e quindi del contribuente.
- Quali e quanti controlli vengano effettuati e le motivazioni per cui siano ritenuti necessari i posti di blocco, perquisizioni personali e domiciliari premesso che i cacciatori italiani sono tutti cittadini con la fedina penale pulita e non vanno confusi con i bracconieri.
- Quali garanzie e controlli vengano effettuati dal Corpo Forestale dello Stato per verificare ed eventualmente punire abusi nei controlli stessi.
- Se i vertici del Corpo Forestale dello Stato sono a conoscenza delle modalità operative con cui vengano effettuati i controlli sul Territorio.
- Se hanno già adottato provvedimenti o quali intendono adottare in caso di violazione ed abuso delle norme comportamentali a cui debbono soggiacere i componenti il Corpo Forestale dello Stato.
Sen. Valerio Carrara
Gruppo Pdl