L'europarlamentare Sergio Berlato, critico con l'assessore alla caccia in Veneto Daniele Stival già per l'emanazione del calendario venatorio “bersagliato - dice- dalle proteste di tutte le associazioni venatorie del Veneto” (esclusa Federcaccia) per alcune restrizioni, non le manda a dire nemmeno sul capitolo deroghe. “L’assessore Stival – scrive Berlato - continua pervicacemente a voler cimentarsi in stravaganti invenzioni, mentre da più parti gli era stato consigliato di limitarsi a copiare quello che di positivo avevano fatto con successo i suoi predecessori in regione”.
L'europarlamentare fa presente che la delibera dello scorso anno, dopo una temporanea sospensione, aveva ottenuto “l’approvazione nel merito da parte del TAR del Veneto che, a metà dicembre 2009, ha giudicato positivamente i sui contenuti considerandoli del tutto legittimi”.
Che senso ha allora,– spiega Berlato- portare in approvazione per questa stagione venatoria una diversa delibera con al suo interno specie, come il prispolone, che in questo periodo ha già lasciato i territori del Veneto per migrare in luoghi più caldi?”. E ancora “non era forse meglio, vista la probabile impugnazione da parte degli anticaccia, riproporre immutata la delibera precedente e, anziché dimezzare il carniere stagionale (altra corbelleria incomprensibile), mantenere le specie cacciate negli anni precedenti?”.
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