Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge n° 39 del 2010, ovvero quella che dettato il calendario venatorio per la stagione 2010 – 2011. Sotto il mirino dei ministri ci sono alcune disposizioni su specie cacciabili e periodi di caccia, in contrasto secondo le osservazioni, con la legge 157/92.
"La Corte Costituzionale - si legge in una nota diffusa dall'Asca- ha infatti affermato l’esistenza di limiti alla competenza regionale in materia di caccia, ritenendo che la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di competenza esclusiva statale, debba essere considerata un valore costituzionalmente protetto in relazione al quale si rinviene l’esigenza insopprimibile di garantire su tutto il territorio nazionale soglie di protezione della fauna che si qualificano come ”minime”, e costituiscono un vincolo per le Regioni. La legge quindi risulta invasiva della competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, in violazione dell’articolo 117”.