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Coldiretti provinciale di Lucca denuncia una situazione preoccupante all'interno delle aree non vocate a ridosso delle colline lucchesi per l'eccessiva presenza di cinghiali, per cui chiede battute di caccia mirate. Gli ultimi attacchi all'agricoltura hanno riacceso l'emergenza, testimoniata dai dati relativi ai danni economici riscontrati nel 2009: 50 mila euro quelli certificati per storno e cinghiale, le due specie più dannose.
Danni economici destinati a salire nel 2010, viste le segnalazioni sempre più numerose, ma che restano comunque marginali rispetto al problema reale. “Molte aziende – spiega Dina Pierotti, presidente provinciale Coldiretti – non fanno nemmeno più richiesta danni. Tanto è l’impotenza. La Provincia deve prendere atto del fatto che la convivenza tra agricoltori e questo animale è impossibile. Chiediamo la sua eliminazione nelle aree dove sussistono coltivazioni utilizzando lo strumento che glielo consente (articolo 37). Accanto al danno economico c’è anche un danno biologico, lo stress emotivo di chi in una sola notte vede svanire il lavoro di mesi che è ancora più grande e non c’è nessun rimborso che lo possa pagare”.
Da qui il nuovo appello, l’ennesimo, all’amministrazione provinciale. “Una decisione non è più rimandabile – conclude la Pierotti – e non si può più far finta di nulla di fronte ad un’emergenza seria”.