Riceviamo e pubblichiamo:
In seguito a un comunicato stampa e ad alcune notizie circolate in rete nei giorni scorsi attorno al rinvio dell’udienza relativa alla richiesta di annullamento del calendario venatorio della Calabria da parte di varie associazioni ambientaliste e animaliste, l’Avv. Biagio Di Vece ha ritenuto di fare alcune precisazioni che riportiamo.
In merito alle notizie circolate sui blog, apprese in data odierna, intendo personalmente chiarire circostanze ed episodi al fine di evitare strumentalizzazioni e pettegolezzi di sorta.
Lo scrivente, come è noto, ha rappresentato i cacciatori calabresi dinanzi il TAR Calabria avverso la richiesta di annullamento del calendario venatorio 2010/2011 inoltrata dalle più note associazioni ambientaliste ed animaliste conosciute sul territorio nazionale (Legambiente, WWF, Lipu, Lega antivivisezione ecc.).
Nell’espletamento dell’incarico professionale ricevuto sono stati depositati due interventi ad opponendum, uno nell’interesse della Federazione Italiana della Caccia Regione Calabria d cui mi fregio essere tesserato nonché presidente del collegio dei Probiviri e l’altro nell’interesse del Partito Caccia e Ambiente di cui sono delegato regionale.
Come è noto, a seguito di eccezione preliminare, l’udienza è stata rinviata al 04.11.2010.
E’ bene precisare, al fine di ovviare a vane polemiche che possono soltanto nuocere ai cacciatori tutti e ad agevolare le associazioni animaliste- ambientaliste, che la mia persona è stata scelta proprio perché legata istituzionalmente non solo a Caccia e Ambiente ma anche e soprattutto con FIDC Calabria.
Per onestà intellettuale devo riconoscere che nell’atto processuale depositato nell’interesse della FIDC Calabria dai contenuti diversi da quello redatto nell’interesse di caccia e ambiente, grande apporto mi è stato fornito dal dott. Gennaro Giuffrè Presidente Regionale FIDC.
La scelta di motivazioni processuali e di merito differenti nei due atti costitutivi è frutto di un’attenta e mirata strategia difensiva che ad oggi ha ottenuto il momentaneo risultato positivo. C’è da dire inoltre che, se di vittoria si può parlare, questa è soltanto momentanea e che, pertanto, le forze devono rimanere unite e coese per il raggiungimento dello scopo comune.
Non vi è nessuna concorrenza e incompatibilità tra il Partito Caccia e Ambiente e FIDC. Gli associati dell’una e gli iscritti alla partito dell’altra hanno medesimi intenti e fini quello della tutela della caccia, pesca e tradizione.
L’Ufficio stampa di Caccia e Ambiente ha frettolosamente, ma sicuramente in buona fede, riportato la notizia della permanenza momentanea del calendario venatorio 2010/2011 senza indicare che l’azione giudiziaria, che ha prodotto questo risultato, è nata per la tempestiva sollecitazione della FIDC Calabria, nella persona del dott. Gennaro Giuffrè Presidente Regionale e del dott. Domenico Iero Presidente Provinciale, che ha voluto e vuole ancora oggi agire nella coesione di intenti e di scopi con le altre associazioni tutte.
Spogliandomi dalle vesti di legale ed indossando il “gillet da caccia”, invito tutti ad una profonda riflessione. L’unione fa ancora la forza? Ed allora se la risposta è ancora oggi positiva, non disperdiamoci in vacue polemiche che ci indeboliscono e prestano il nostro fianco scoperto alle strumentalizzazioni di chi non vuole il bene della caccia. Agiamo, senza protagonismi, con spirito propositivo e prestiamo ognuno, nel nostro piccolo, le forze e le conoscenze affinchè le Istituzioni Politiche riconoscano i nostri diritti nella società. Riappropriamoci di quella figura nobile che è il cacciatore che nel tempo si è sempre contraddistinto come persona retta ed amante della natura.
Tanto dovevo per spirito ed amore per la caccia
Reggio Calabria lì 11.10.10
Avv. Biagio Di Vece