Matteo Trotta, presidente del Circlo Cpa di Manfredonia ha attaccato i gestori dell'Oasi Lago Salso a Manfredonia, denunciando una situazione di degrado nell'area umida. Ora a rispondere alle accuse interviene la Csn Onlus, associazione ambientalista "in cui militano - riferisce la stessa Csn - anche diversi cacciatori e che pertanto “non ha un atteggiamento discriminatorio nei confronti del mondo venatorio”, che gestisce l'area insieme alla Società Oasi Lago Salso.
Secondo la Csn Onlus Trotta è disinformato: “il canneto – si legge nella nota di Vincenzo Rizzi, presidente di Csn- è un habitat di estremo valore che stiamo cercando di tutelare anche in virtù dei recenti incendi dolosi e gli atti vandalici di cui è vittima l’area, inoltre all’interno del canneto nidificano specie rare di uccelli considerati prioritari di conservazione dalla Comunità Europea come la Moretta tabaccata o altre specie rarissime come l’Airone rosso, il Pendolino, il Tarabusino etc". “Sappiamo bene - continua la nota - che il canneto in alcuni casi risulta essere invasivo e tende a chiudere i “chiari” ma è proprio per questo che sono state attuati progetti (tramite finanziamenti comunitari ottenuti grazie alle professionalità che gestiscono l’Oasi) di miglioramento ambientale e di ampliamento della zona umida (saranno realizzate nuove aree umide all’interno dell’Oasi)”.
L'associazione sottolinea che "recenti studi scientifici hanno dimostrato che il Lago Salso negli ultimi 5 anni ha aumentato la sua biodiversit�tanto da permettere la colonizzazione di nuove specie come il Fenicottero rosa, la Cicogna bianca, il Marangone minore etc. in controtendenza a ciò che accade in altre aree italiane che vedono solo l’estinguersi di alcune specie animali”.
“Sui Falchi grillai attualmente è in corso un LIFE+ “Rapaci del Gargano”, progetto nato per la tutela delle specie ormai rarissime del promontorio fra i partner c’è appunto la Provincia di Foggia e il Consorzio di Bonifica del Gargano. Attualmente gli animali vengono allevati in voliera e successivamente liberati seguendo tutte le norme dettate dal Ministero dell’Ambiente di cui fa parte anche l’ex INFS (oggi ISPRA). Gli animali inoltre quando vengono liberati sono seguiti da alcuni ornitologi professionisti anche con l’uso della telemetria”. Infine Csn critica la posizione assunta rispetto ai cosiddetti "uccelli neri come cornacchie, gazze e gabbiani". Anche loro, scrive l'associazione "nascondono peculiarità a volte uniche e caratteristiche delle paludi sipontine come il raro Gabbiano roseo o il Gabbiano corallino o la furba Gazza (presente anche nei disegni di Federico II), etc. ogni animale selvatico fa parte dell’ecosistema e per questo vanno tutelati e soprattutto rispettati”.