Hanno partecipato in migliaia i cacciatori lombardi (circa 5000 per gli organizzatori) alla manifestazione per le deroghe organizzata dal Coordinamento delle associazioni venatorie di Bergamo e di Brescia giovedì 14 ottobre. La mobilitazione è risuonata come un ultimatum elettorale per Lega e Pdl e un forte segnale dalla base alla Giunta Formigoni, che troppo ha promesso e troppo poco ha fatto per garantire loro una delle tradizioni più ancorate al territorio.
"Pdl e Lega Nord il nostro voto è il vostro sogno" così recitava uno degli striscioni portati dai cacciatori, che hanno manifestato pacificamente “orgogliosi di essere cacciatori”, coloratissimi, con migliaia di bandiere di tutte le associazioni venatorie rappresentate. Tra gli striscioni uno che riportava “vogliamo gli stessi diritti dei Rom”, alquanto emblematico sullo stato d'animo che aleggia tra il popolo dei cacciatori.
“Ieri ho respirato un'aria pulita – ha dichiarato Fortunato Busana coordinatore regionale dell'Ucl e portavoce del Cupav di Bergamo - com'è quando si sta con la gente onesta, unita dalla comune passione venatoria”. “Abbiamo incontrato il prefetto vicario Fiamma Spena che ci ha promesso di inviare una nota in Regione per segnalare quelle che sono le nostre istanze e richieste ossia una delibera che consenta la caccia in deroga come in Veneto”. "Al Prefetto - continua - abbiamo segnalato anche i difficili rapporti con i Noa di Bovegno. È giusto che facciano i controlli ma che non si registrino abusi nei controlli stessi” ha sottolineato Busana che ha voluto porre l'accento sulla differenza tra cacciatore e bracconiere, facendo notare al Prefetto che in piazza c'erano in piazza tutti cittadini onesti”. “Abbiamo inoltre manifestato la preoccupazione per l'economia locale della Val Trompia e quindi per le piccole grandi industrie del settore armiero e delle tante famiglie che si sostentano con l'indotto che muove la caccia”.
Sullo stesso tono il commento del Presidente nazionale di Anuu Migratoristi. "Chiediamo alle autorità regionali - ha dichiarato Marco Castellani - unicamente l'applicazione delle regole inerenti la caccia, come sempre fatto in questi anni: la caccia in deroga è una tradizione ed un elemento fondamentale per la nostra cultura che ha importanti risvolti, anche, dal punto di vista economico, ci sono famiglie che vivono di questo".
La fiaccolata, corredata da croci e bare a rappresentare la morte delle deroghe per le decisioni prese in Giunta, ha visto la presenza anche del consigliere regionale dell'Udc Gianmarco Quadrini, proponente della mozione approvata dal Consiglio che impegna la Giunta ad emanare una delibera per le deroghe. "Sono qui - ha dichiarato Quadrini al quotidiano Brescia Oggi- perché a differenza di altri ho la coscienza a posto. "Chi fa politica deve imparare a prendere delle posizioni e a fare scelte coerenti: io voglio metterci la faccia ed essere in prima fila, manifestando la mia solidarietà al mondo venatorio", ha detto.