Dopo l'impugnativa del Governo sul Calendario Venatorio abruzzese e l'annuncio da parte dell'assessore Febbo delle modifiche da sottoporre in Consiglio, dal Pd arriva la richiesta di aprire una nuova discussione in Commissione Agricoltura “prima che il disegno di legge n.198/10 che modifica il calendario venatorio venga discusso in Consiglio regionale”.
Lo ha sottolineato il consigliere regionale Claudio Ruffini in una lettera inviata al Presidente della III Commissione mettendo in evidenza che l'iter che ha portato all'approvazione del calendario venatorio è stato “anomalo e irrituale” visto che lo stesso deve essere approvato entro il 15 giugno di ogni anno “dalla Giunta e non dal Consiglio regionale”.
“Il Pd -si legge nella lettera - ha dato il proprio contributo nonostante questa anomalia procedurale al solo fine di assicurare lo svolgimento delle attività venatorie 2010-2011 e recuperando il grande ritardo accumulato dalle inadempienze della giunta Chiodi. E’ evidente che non si possono stravolgere le regole e nè si può procedere ad emanare calendari approssimativi e contradditori senza avere il Piano Faunistico regionale”.
”Bisogna evitare che in Consiglio regionale le proposte di legge vengano stravolte da emendamenti presentati al novantesimo minuto, in barba al lavoro svolto dalle Commissioni e contravvenendo alle stesse regole sulla qualità normativa delle leggi volute dal Presidente del Consiglio Regionale Pagano. In questo modo si estromettono le parti interessate, ovvero cacciatori ed ambientalisti, che non hanno la possibilità di partecipare e condividere le decisioni che li riguardano, ma si concedano marchette al proprio gruppo di amici” spiega Ruffini.
Il consigliere del Pd ha inoltre sollecitato il Presidente Prospero affinchè in III Commissione sia presente anche la struttura tecnica della Caccia dell’assessorato regionale in quanto le decisioni in oggetto rivestono carattere gestionale e non programmatorio.