Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all'unanimità una mozione, presentata dal consigliere aretino Paolo Enrico Ammirati (Pdl) e firmata da altri consiglieri del Pdl che impegna la Giunta a trovare soluzioni urgenti per risolvere l'emergenza causata dall'eccessiva presenza di cinghiali e cervidi in provincia di Arezzo e in particolare nell'Alto Casentino. “Ormai la presenza di ungulati, soprattutto cinghiali – specificano i Consiglieri pidiellini – ha raggiunto livelli di guardia in tutto il Casentino, determinando pericoli sia per le comunità locali (per esempio l’aumento di incidenti stradali o l’avvicinamento sempre più frequente di ungulati nelle zone abitate), sia per le aziende agricole che subiscono ingenti danni alle colture di ogni genere con conseguenti perdite economiche, in una fase peraltro di grave crisi economica generalizzata”.
La situazione è grave nonostante l'intensificazione dei prelievi e le nuove possibilità di intervento. Nel solo Atc 1 lo scorso anno sono stati abbattuti 2.200 ungulati a cui si aggiungono altri 205 prelevati con circa 84 interventi per chiamata diretta degli agricoltori e dei cittadini.
La mozione è stata accolta con favore anche dalla maggioranza, Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha tuttavia ricordato che “la competenza è della Provincia e che questa ha affidato all’Atc la gestione de controllo della presenza degli ungulati e dei cervidi”. Rispetto al numero elevato di cinghiali e cervidi sul territorio, Ceccarelli ha ricordato che la Provincia ha anticipato l’apertura della caccia a queste specie “ma il problema è complesso perché la presenza del Parco nazionale delle foreste Casintesi offre agli animali una zona di rifugio sicuro”.