Riceviamo e pubblichiamo: Con D.A. dell’11/12/2009, l’Assessore all’Agricoltura On. le Bufardeci ha pubblicato il bando per la nomina dei componenti delle commissioni d’esame per l’abilitazione all’esercizio venatorio; tali commissioni hanno il compito di esaminare gli aspiranti cacciatori, onde valutarne l’idoneità all’ottenimento della licenza.
Le commissioni in precedenza nominate, sono decadute a far data dal 12 marzo 2010 e ci risulta che siano pervenute candidature in numero sufficiente per nominare e attivare le nuove Commissioni.
Da informazioni assunte presso gli Uffici dell’Assessorato, si è appreso che l’ex Assessore Giovambattista Bufardeci, nel mese di settembre u.s., avrebbe proceduto con proprio Decreto alla nomina dei componenti delle Commissioni, quale provvedimento sarebbe stato registrato, repertoriato e inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia per la pubblicazione.
Per ragioni che tuttora ci sfuggono, né quel “Decreto Fantasma” né qualsivoglia altro Decreto sono stati ad oggi pubblicati sulla GURS, quale omissione sta impedendo l’evasione delle sempre più numerose istanze presentate dagli aspiranti cacciatori alle Ripartizioni per essere esaminati e ottenere la licenza di porto di fucile per uso caccia. Tale sconcertante situazione di stallo genera un gravissimo danno economico agli operatori del settore (principalmente agli armieri, i quali legittimamente confidavano in un prossimo sblocco degli esami e, quindi, nell’acquisizione di nuova clientela), mentre sta inspiegabilmente frustrando le aspettative degli aspiranti cacciatori, che pure hanno anticipato le somme di denaro occorrenti a sostenere l’esame e che si vedono interrompere un pubblico servizio.
Tale anomalo comportamento s’inquadra nell’ambito di un ben più grave complessivo atteggiamento del Governo regionale e dei suoi Funzionari, inopinatamente sordi alle istanze del mondo venatorio – nonostante le recenti promesse del Governatore On. le Lombardo – ed invece accondiscendenti rispetto alle pressioni della politica pseudo ambientalista.
In tale contesto vanno lette le “desistenze” della politica e della classe dirigente regionale rispetto alla “mania” del Ministro Prestigiacomo di istituire Parchi Nazionali nel territorio siciliano in dispregio della volontà espressa dagli abitanti e proprietari dei Comuni di Palazzo Adriano, Prizzi Chiusa Sclafani ecc. ecc. (progetto che sarebbe impossibile da portare a termine senza il necessario consenso della Regione), nonostante la ferma opposizione delle popolazioni e dei governi locali, specialmente degli Arcipelaghi delle Isole Minori.
Sotto la medesima prospettiva, va a nostro avviso inquadrata la strampalata decisione di chiudere la caccia nelle Isole minori (anche nelle zone esterne alle ZPS), per poi riaprirla al solo coniglio selvatico e ai soli residenti, forzando il tenore letterale di una norma di legge, il cui significato è chiaro anche ad un bambino di prima elementare. È apparsa altresì imprudente la decisione di non procedere alla Valutazione di Incidenza per i Siti Natura 2000, malgrado che alla data di approvazione del Calendario Venatorio fossero stati approvati i Piani di Gestione, quale omissione ha consentito alla Giustizia amministrativa di vietare la caccia nelle ZPS siciliane, ma appare ancor più inspiegabile la circostanza che, malgrado le rassicurazioni in tal senso fornite dal Presidente Lombardo alle Associazioni venatorie in occasione di un recente incontro, l’Assessorato alle Risorse Agricole non si sia ancora attivato per consentire la caccia ai migratori nelle zone “libere” delle Isole minori e la caccia alla selvaggina (quantomeno) stanziale nelle ZPS, in alcune delle quali (ad es.: Peloritani) il prelievo venatorio del cinghiale appare un’indifferibile misura di contenimento di una specie dannosa, peraltro del tutto compatibile con gli obiettivi di tutela dell’avifauna.
Siffatto complessivo modo di operare ha diffuso il sospetto – che confidiamo si riveli infondato – che l’attuale composizione del Governo regionale siciliano abbia in animo di “cancellare” l’attività venatoria in Sicilia, spingendo l’ancora numerosa schiera di appassionati verso la progressiva quanto inevitabile estinzione.
Si rendono conto, il Governatore On. le Raffaele Lombardo e l’Assessore Elio D’Antrassi, che il loro Governo potrebbe passare alla storia come quello che ha distrutto la caccia in Sicilia, terra di elezione per la nobile arte venatoria? Si rendono conto che, tra ZPS, Oasi, Riserve, Parchi (esistenti e programmati) i cacciatori siciliani dovranno ben presto “espatriare” per assecondare una sana passione, oppure riporre i fucili nell’armadio e vedere morire di vecchiaia i loro cani nei canili? Si rendono conto che gli armieri, già da oggi, hanno difficoltà a pagare i propri conti? Si rendono conto che l’ambientalismo e il protezionismo esasperato producono benefici a pochi e sottraggono risorse ai più?
Tali interrogativi ci spingono a farne una “questione politica”, interessando gli organi politici dei Comuni
siciliani, specie quelli più colpiti dallo tsunami anticaccia, certi che, tra le fila degli esponenti dei partiti di
maggioranza – ivi compreso quello del Presidente On.le Lombardo – ci sia chi si domanda il perché delle cose.
Ed anche a tutti gli amici cacciatori, agli armieri, alle loro famiglie, raccomandiamo di farne una “questione politica”, di andare a bussare alla porta di chi hanno votato, dei Sindaci, dei Consiglieri comunali, dei Deputati regionali, dei Deputati nazionali, per far loro comprendere che non si può abusare all’infinito dell’intelligenza e della pazienza di chi li manda a governarci, perché non chiediamo altro che di essere trattati al pari di tutti gli altri Cittadini italiani. Amici Cacciatori e Armieri, andate con il piglio deciso di chi paga i conti pubblici e, per di più, paga tasse salate per esercitare una passione nobilissima e un mestiere antico, e rivolgete ai vostri “politici eletti” la stessa domanda che noi rivolgiamo a chi, oggi, ha in mano le sorti del mondo venatorio siculo: On.le Raffaele Lombardo, On. le D’Antrassi, volete davvero cancellare la caccia in Sicilia?
A.S.C.N. |