Riceviamo e pubblichiamo:
La delibera n. 2371 del 5/10/2010 approvata dalla Giunta regionale del Veneto in materia di prelievo venatorio in deroga su determinate specie di uccelli in buono stato di conservazione è stata considerata dal TAR Veneto perfettamente in linea con le normative europee e con le disposizioni attuative che rappresentano l’iter logico per applicarle.
Il TAR Veneto, infatti, con l’ordinanza del 27/10/2010 n. 748, ha chiaramente evidenziato che il procedimento derogatorio – così come più volte espresso anche dalla stessa Corte di Giustizia e dalla Commissione Ambiente UE - rappresenta un atto legittimo e cioè rispettoso dell’art. 9.1 lett. c) della Direttiva Uccelli 79/409. L’iter logico seguito dalla delibera della Giunta regionale veneta si è basato sul rigoroso principio del controllo, che in Veneto è stato garantito dall’approntamento delle schede sui prelievi da compilarsi puntualmente con la trasmissione temporale delle medesime agli uffici regionali, onde evitare il superamento dei carnieri stagionali consentiti dalla delibera.
L’adeguata preparazione del servizio di vigilanza conferma l’assunto così puntualmente indicato e inoltre la precisa predisposizione dell’elenco delle specie prelevabili e dei carniere giornaliero e annuale complessivo completano l’impostazione dell’ampia delibera. Ora ci auguriamo che, caduto l’assurdo principio che la deroga fosse un atto peccaminoso, anche in Lombardia, pur se tardivamente, si riprenda con il massimo slancio quanto da sempre l’ANUUMigratoristi ha prospettato, mantenendo così vivo un importante principio anche per il futuro.
Auguriamoci un ripensamento su alcune specie e cioè la peppola almeno fino a fine novembre e lo storno almeno fino a metà dicembre, attesa l’abbondante presenza di tali specie sul territorio e i limiti minimali rispetto al massimo annuale consentito per rimanere nella quota predisposta fin dal 2005 della Conferenza Stato-Regioni. I cacciatori lombardi sono rispettosi delle normative, ma non vogliono più essere presi in giro e vogliono veder finalmente mantenute le promesse di molti rappresentanti della Regione Lombardia.
ANUUMigratoristi Stampa