La seconda sezione del Tar della Toscana ha respinto la richiesta di sospensione del calendario venatorio della Provincia di Firenze avanzata sulla delibera della Giunta del 13 luglio da svariate associazioni ambientaliste tra cui Wwf, Enpa, Legambiente, Lac, Lipu e Animalisti Italiani.
“Con la decisione assunta dal tribunale amministrativo il nostro calendario venatorio è ora valido a tutti gli effetti - afferma Laura Cantini, vicepresidente della Provincia e Assessore con delega alla Caccia - L’ordinanza del Tar fa quindi chiarezza sulla legittimità delle decisioni prese dalla Provincia di Firenze. Di fatto è stato riconosciuto il nostro sforzo per contemperare all’interno del calendario gli interessi dei cacciatori, degli ambientalisti e degli animalisti”.
Il Tar - rende noto una nota della Provincia - ha respinto la richiesta delle associazioni ritenendo che non sussistano i presupposti per l’accoglimento della loro domanda di sospensione: in definitiva il tribunale amministrativo ha accertato che le modifiche alla legge 157 del 1992 sono entrate in vigore successivamente all’emanazione del calendario venatorio da parte della Provincia. Lo stesso è avvenuto per le linee guida elaborate dall’Ispra in materia di specie di uccelli cacciabili e periodi di attività venatoria, che – proprio secondo quanto accertato dal Tar - sono “pervenute solo dopo l’elaborazione del calendario venatorio contestato”.