All'incontro odierno contro la caccia, promosso a Roma dal duo Brambilla - Veronesi - che sembra convocato apposta per distogliere l'attenzione degli italiani dai veri disastri che si abbattono sul turismo nostrano (vedi Pompei) e sul territorio, dove per inciso non si trova un governatore disposto a consentire la costruzione delle cinque centrali nucleari di vecchia generazione - ci sarà anche Alessandro Rosasco, del Comitato nazionale di Radicali Italiani, il quale prenderà la palla al balzo per promuovere l'abrogazione dell'articolo 842 del Codice Civile ed impedire così l'accesso dei cacciatori nei fondi privati. Risultato auspicato tramite la calendarizzazione di un ddl che giace in Senato già dalla scorsa legislatura e che ha il sostegno delle associazioni animaliste e in parte di quelle ambientaliste.
“Senza perdere altro tempo – scrive Rosasco - auspico che si lavori alla discussione di quel testo (che porta la firma della Senatrice Donatella Poretti ndr) affinchè si possa procedere con celerità in quel cammino che vuole portare il nostro Paese verso l’abolizione della caccia”.
“Nella lotta per l’abrogazione dell’articolo 842 – scrive Rosasco - sono certo che i firmatari del manifesto e lo stesso Governo potranno trovare tutto il sostegno e la collaborazione necessari nell’opera dei parlamentari radicali affinchè si possa vincere in Parlamento quel referendum che, se non vivessimo da oltre sessant’anni in un regime partitocratico, avremmo già vinto nel Paese negli anni ’80".
Curioso che i libera-tutto (ricordiamo che i Radicali sono gli unici in Italia a volere la liberalizzazione totale della droga) abbiano un atteggiamento così ottuso sulla caccia.