L'iniziativa Animal Friendly del Ministro Brambilla rischia di crollare come un castello di carta su se stessa vista l'assoluta inaffidabilità del sistema che regola le adesioni on line (oltre 120 mila), emersa dal video di Cncn e Face, oggi diffuso anche da Repubblica e il Corriere della Sera (vai al video su Youtube), che mostra come sia possibile iscrivere nomi e indirizzi mail inesistenti senza nemmeno cambiare postazione telematica, rendendo inattendibili i dati diffusi dal ministro.
L'attacco alla caccia, tema della seconda giornata del movimento La coscienza degli animali, è stato comunque pressochè ignorato dalla stampa ma anche boicottato da alcune importanti associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf, che evidentemente non hanno apprezzato la corsa in avanti sulla richiesta di abolire l'articolo 842 del codice civile, visto che, come ha rilevato anche il Pd tramite Marco Ciarafoni "consente al nostro Paese di mantenere un sistema pubblicistico che evita di assoggettare il patrimonio faunistico, bene collettivo, ad interessi consumistici e prevalentemente mercantili".
Anche le parole di Veronesi, che ha addirittura invitato a non consumare carne se si vuole bene agli animali, sono cadute nel vuoto. Repubblica di oggi pubblica i dati relativi ad uno studio che ridimensiona l'impatto della carne bovina sull'ambiente rispetto all'uso e al consumo di carburante fossile. In generale si sta sempre di più allargando il concetto che occorre diminuire gli allevamenti intensivi (causa di deforestazioni ed inquinamento) per incentivare un sistema di allevamenti che sia sempre più in armonia con l'ambiente e la biodiversità.
In questa dimensione si inserisce anche la soluzione che quasi tutti tendono a negare, ovvero che il consumo della selvaggina, oltre ad essere certamente più salutare, ha un impatto pari a zero sulle risorse naturali, in quanto rimette in circolo energie altrimenti inutilizzate. Il concetto, affrontato in questi termini dal professore Filippo Ongaro a Le invasioni Barbariche, è stato ampliamente trattato su BigHunter da Franco Nobile, oncologo di fama internazionale nell'editoriale "Rilanciamo il consumo alimentare della selvaggina" (link).