Riceviamo e pubblichiamo:
I cacciatori trentini hanno a cuore il futuro della pernice bianca. Anche se la specie non ha un ruolo quantitativamente significativo nell’attività venatoria - ormai da molti anni pochissimi esemplari vengono assegnati al prelievo programmato, che anzi nel 2010 è stato sospeso - essa riveste un ruolo fondamentale nella biodiversità degli ambienti alpini, che i cacciatori apprezzano e sostengono sia dal punto di vista naturalistico che culturale e simbolico.
Lo dimostra anche la consistente e costante partecipazione dei cacciatori alle impegnative operazioni di censimento, effettuate annualmente dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, con l’essenziale collaborazione dell’Associazione Cacciatori Trentini.
Della pernice bianca si è parlato molto in questi mesi, anche con toni polemici, mescolando spesso dati oggettivi, conoscenze scientifiche e assunti tecnici con punti di vista soggettivi o dogmi ideologici. Ma l’ideologia e i processi mediatici... alla pernice bianca non portano alcun beneficio.
Per garantire un’ottimale conservazione e gestione di questa preziosa specie in Trentino, per ricondurre il dibattito alla concretezza, per promuovere strategie efficaci e fruttuose, molto più degli slogan e delle scelte fideistiche serve un approccio rigoroso, documentato e “laico”.
Con questo presupposto di metodo, l’Associazione Cacciatori Trentini promuove un confronto, aperto a tutti coloro che hanno volontà di riflettere sulla conservazione di questo affascinante tetraonide, organizzando un importante convegno internazionale con la partecipazione di relatori estremamente qualificati e prestigiosi.
Il convegno - dedicato alla “Gestione e conservazione della Pernice bianca sull’Arco alpino” - si terrà a Trento, Sabato 20 novembre 2010, alle ore 9.00, nella sala di rappresentanza del Palazzo della Regione. Apriranno l’incontro i saluti di Gianpaolo Sassudelli, Presidente ACT, e di Gianluca Dall’Olio, Presidente della Federazione Italiana della Caccia.
Ad introdurre i contributi tecnico-scientifici sarà invece Ruggero Giovannini (Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento) con una relazione sullo status e sulla gestione della pernice bianca in Trentino. Claude Novoa (Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage, Prades, Francia) parlerà di demografia e regolamentazione del prelievo venatorio della pernice bianca sulle Alpi e sui Pirenei francesi.
La situazione della pernice bianca in Svizzera sarà invece riferita da Niklaus Zbinden (Stazione ornitologica svizzera, Sempach, Svizzera). Barbara Crestanello (Fondazione Edmund Mach, S. Michele all’Adige, Trento) terrà una relazione sul tema “Progetto di ricerca ACESAP e pernice bianca: genetica di conservazione nelle Alpi Italiane”. Del monitoraggio primaverile ed estivo della specie discuterà infine Luca Rotelli (Albert-Ludwigs-Universität Freiburg, Germania).
A seguire le discussioni e le conclusioni, che completeranno e termineranno i lavori. Il ruolo di moderatore è affidato alla competenza e all’autorevolezza di Romano Masè, Dirigente generale del Dipartimento Risorse Forestali e Montane della Provincia autonoma di Trento.
I Cacciatori trentini investono ogni anno ingenti risorse e migliaia di giornate di volontariato per la gestione della fauna, i miglioramenti ambientali (dedicati in particolare ai tetraonidi), il monitoraggio del territorio. Lavorando con competenza tecnica e impegno costante per gestire al meglio un patrimonio che è di tutti. La realtà faunistica, di ottimo livello, della nostra provincia né è una conferma diretta e questo convegno sulla pernice bianca si muove nella medesima direzione.