Il provvedimento della Provincia di Brescia che autorizzava l'apertura di 22 nuovi roccoli, approvato il 4 settembre 2009, è stato bocciato definitivamente dal Tar con l'accoglimento del ricorso della Lac. Il Tar ha ritenuto incostituzionale il provvedimento per la violazione dell'articolo 117 della Costituzione, nella parte in cui stabilisce l'eslcusiva potestà da parte dello Stato in tema di tutela dell'ecosistema.
E' stata inoltre rilevata una carenza nell'individuazione del fabbisogno dei richiami vivi. La Provincia – si legge - è partita dal presupposto che tutti i cacciatori possano e vogliano mantenere il massimo del numero di esemplari possibili, anziché acquisire le reali richieste dei cacciatori. Inoltre secondo il tribunale l'istituzione provinciale non ha valutato l'alternativa dei richiami da allevamento fortemente suggerita e voluta dalla Comunità europea.
La sentenza rileva una corresponsabilità anche della Regione, che ha previsto il numero di impianti di cattura e degli esemplari catturabili. Secondo quanto si legge su QuiBrescia, le conseguenze di questa sentenza potrebbero abbattersi anche sul piano di cattura regionale per il 2010 perchè riproporrebbe le stesse questioni di incostituzionalità oggetto della sentenza.
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