Il gruppo consiliare del Pdl in Provincia di Firenze chiede di “ripensare le attività venatorie” e di “fare proprio il manifesto del movimento Coscienza degli animali” dato che “indica una serie di diritti intangibili per gli animali, tra cui il primo è quello alla vita, da cui conseguono il divieto alla caccia, alla vivisezione, alla detenzione degli animali in circhi e zoo”.
La proposta è sostenuta dai consiglieri pidiellini Leonardo Comucci, Samuele Baldini, Filippo Ciampolini, Massimo Lensi, Carla Cavaciocchi ed Enrico Bosi, tutti d'accordo nel fare proprio l'obiettivo di “abolire la caccia secondo un percorso graduale che vede come primo passo il divieto di caccia nei fondi privati” ma anche quello di “adattarsi ad una nuova cultura – anche alimentare- che limiti il consumo di carne a favore del vegetarianismo”.
I consiglieri chiedono formalmente all'Amministrazione Provinciale se intende fare proprie le indicazioni di massima del manifesto, accogliendo in prima istanza la proposta di vietare la caccia nei fondi privati e di ripensare le attività venatorie in modo da “renderle compatibili con le abitudini delle persone che vogliono passeggiare, andare in bicicletta, correre nel bosco, cercare funghi, senza la paura di essere impallinati".