“Dolore per le vittime e profondo cordoglio per i loro cari, ma anche tristezza per i miserabili tentativi di sciacallaggio messi subito in campo dai soliti noti, ministro Brambilla in testa”. Sono le parole del Presidente di Federcaccia Toscana Moreno Periccioli che ritiene sconvolgente la mancanza di rispetto di chi “utilizza gli incidenti per chiedere di modificare le normative”.
Periccioli non entra nei dettagli dell'episodio di Arezzo ma sottolinea che “quando le regole e la prudenza dettata dalle regole sono rispettate, chi va a caccia lo sa, il rischio di incidenti nell’attività venatoria non è maggiore che in tante altre attività umane”.
“Per la sicurezza – ha aggiunto Periccioli - si è fatto e si sta facendo tanto, dobbiamo fare e faremo di più. Le norme regionali lo dispongono, le Associazioni venatorie sono impegnate da tempo: centinaia i corsi di formazione, qualificazione, educazione, per vecchi e nuovi cacciatori.
Siamo, ripeto, addolorati e costernati, ma non accettiamo che le responsabilità o gli erori di uno,
se accertati, siano utilizzati per criminalizzare un’intera categoria: vale per la caccia e per i
cacciatori come per tutti i cittadini.”