La rivalutazione del ruolo che le
zone umide svolgono nella tutela della biodiversità ha portato alla “protezione” di molti siti e con il conseguente massiccio afflusso di risorse messe a disposizione dagli enti pubblici per questo scopo. Di contro è cresciuta in modo esponenziale a ricostruzione di
zone umide artificiali da parte dei cacciatori, che, senza attingere al denaro pubblico e quindi con
le sole risorse proprie, hanno ricostituito col vincolo dello appostamento fisso di caccia
migliaia di ettari di zone umide che sono diventate luogo di sosta e di nidificazione per molte specie dell’avifauna acquatica. Esempi di questo impegno finanziario si trovano in tutte le regioni del centro nord e spaziano dalle AFV vallive del Veneto, ai “laghi” della Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli e della Toscana fino alle “pantiere”marchigiane solo per citarne alcune.
Wetland Italy nasce dalla necessità di mettere in rete tutte le esperienze che in Italia esistono sulla ricostruzione, manutenzione, conservazione, gestione e difesa delle Zone umide. L’utilizzo di tali zone coniuga infatti le attività rurali di tempo libero (caccia e pesca), l’escursionismo naturalistico ,il birdwatching, programmi educativi, didattici, formativi e culturali fruibili da tutti in particolare dalle scuole ,nonché l’aggregazione dei tanti volontari che dedicano parte del loro tempo per la manutenzione e gestione di questi ambienti, come il taglio della vegetazione infestante, la regolazione del livello delle acque, la messa a dimora di specie vegetali e piante tipiche. Le zone umide infatti, se abbandonate a se stesse ed in assenza dell’intervento regolatore umano come è purtroppo avvenuto in molte zone “protette”, si evolvono in altri biotopi e cessano di esistere e di svolgere il loro ruolo fondamentale primario e cioè quello di arricchire la biodiversità.
Da queste considerazioni Wetland Italia si muoverà per affittare ed acquistare terreni da riconventire in zone umide e chiama tutti coloro che amano e vivono le paludi ad attivarsi per questo nobile scopo.
“La difesa della biodiversità ha gli stivali sporchi di fango”. Per informazioni [email protected]