Le nuove misure sanitarie decise dalla Regione per i suidi vanno nella direzione della totale eradicazione della peste suina classica e africana. L'Osservatorio epidemiologico veterinario regionale ha definito su tutto il territorio della Sardegna i macroareali sui quali modulare le attività di campionamento dei cinghiali. In quei territori i cacciatori dovranno prelevare un campione di sangue e diaframma da tutti i cinghiali abbattuti durante la stagione venatoria. Nell'area ad alto rischio, che per il territorio di competenza dell'Asl di Sassari comprende il comune di Benetutti, sarà necessario prelevare anche un campione di milza.
I campioni, secondo quanto definito in una riunione operativa effettuata tra funzionari dell'Istituto Zooprofilattico, del servizio Veterinario di Sanità Animale e quello di Igiene degli Alimenti e sentito il corpo forestale e di vigilanza ambientale, potranno essere recapitati agli uffici del Servizio veterinario, ai mattatoi, oppure agli uffici della forestale, insieme alle apposite schede di segnalamento dei capi cacciati.
"Durante la campagna venatoria 2009 – fanno sapere dal Servizio veterinario dell'Asl di Sassari – in tutto il territorio di nostra competenza sono stati oltre 500 i campioni di sangue inviati e controllati e risultati tutti negativi. Ci auguriamo anche quest'anno un campionamento ampio che consenta di avere informazioni attendibili sulla situazione sanitaria del selvatico, attualmente favorevole per tutti i nostri areali, e poter escludere che il virus circoli tra i cinghiali col rischio di trasmissione ai domestici".
Il servizio veterinario di Sanità animale della Asl di Sassari sta organizzando incontri di formazione-informazione con le compagnie di caccia e le associazioni venatorie per programmare le attività di sorveglianza previste dal piano.