Si tratta di un
prelievo selettivo molto morigerato ma comunque degno di nota visto cha nella
provincia di Como non erano mai stati concessi interventi sul camoscio. Secondo le parole dell
’assessore provinciale alla caccia, Mario Colombo, saranno prelevati in tutto 20 esemplari (sono 650 quelli censiti).
Il provvedimento pare sia mirato ad assicurare la salute della specie: oggetto del prelievo saranno infatti i capi malati, menomati o comunque sotto standard qualitativo. A individuare nominalmente i cacciatori abilitati saranno i Comitati di gestione. “C’è una considerazione di fondo che ha portato all'apertura della caccia al camoscio - si legge sul quotidiano Il Giorno che riporta la notizia- : i numeri della gestione faunistica certificano che i capi di ungulati sono aumentati enormemente”. Il prelievo potrà essere effettuato fino al 31 dicembre nella misura massima di 10 capi per ciascun Comprensorio alpino di caccia (Alpi Comasche e Prealpi Comasche).