Il
Consiglio regionale della Toscana ha approvato a larga maggioranza (hanno votato a favore tutti i gruppi ad eccezione del gruppo PdS-Verdi) una risoluzione con la quale raccomanda alla Giunta di
sostenere tutte le iniziative politiche e giuridiche necessarie per poter cacciare lo storno. Il provvedimento chiede l'approvazione di un
decreto urgente da parte del Presidente del Consiglio per autorizzare la caccia allo storno
a titolo sperimentale per due anni, in attesa della conclusione delle procedure in corso per l'inserimento dello storno nelle specie cacciabili.
Il testo è stato presentato in aula dal consigliere del Pdl Roberto Benedetti il quale ha sottolineato che questa è la strada maestra per risolvere l'enorme problema dei danni causati dalla specie al settore agricolo. Benedetti ha chiesto inoltre alla Giunta di autorizzare la caccia in deroga per i danni all’agricoltura, come richiesto da diciotto comuni, seguendo tutte le procedure indicate dall’Unione Europea. A suo parere, inoltre, nel prossimo calendario venatorio dovrebbe essere permessa, con un numero limitato di prelievi, una caccia tradizionale molto sentita in Toscana: quella al fringuello.
L’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori ha precisato che sulla richiesta dei comuni la Giunta sta lavorando da tempo, ma secondo l’Avvocatura regionale neppure i pareri favorevoli dell’Ispra metterebbero completamente al riparo da una recente sentenza comunitaria in materia. “Per quest’anno se ne stanno occupando le Province – ha dichiarato Salvadori – Il percorso fatto da altre Regioni ha bisogno di un sostegno legislativo, che cercheremo di costruire per il prossimo anno, ragionando anche sulla caccia tradizionale”.
“L’Unione Europea – ha sottolineato Maria Luisa Chincarini (Idv) - non può negare a noi quello che ha concesso ad altri paesi dell’area mediterranea come Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Spagna, e del centro Europa come Romania, Bulgaria e Ungheria”. “E’ una giusta presa di posizione – ha aggiunto Giuseppe Del Carlo (Udc) – non solo in favore del mondo venatorio, ma anche degli agricoltori, che subiscono gravi danni”.
Giudizio positivo anche dal capogruppo della Lega Nord, Antonio Gambetta Vianna, secondo il quale “lo Stato dovrebbe assegnare alle Regioni il 50 per cento delle risorse provenienti dalle tasse pagate dai cacciatori”. Il voto contrario del gruppo Fds-Verdi è stato annunciato da Mauro Romanelli. “E’ stato comunque fatto un passo in avanti – ha commentato – Invece di violare le norme comunitarie con un mostro giuridico giustamente impugnato dal Governo, come è stato fatto con la legge sui richiami vivi, nella risoluzione si chiede all’Unione Europea di cambiare le regole”.
(Consiglio Regionale Toscana)