La Provincia di Vicenza e l'Ispra hanno firmato un protocollo tecnico d'intesa per la pianificazione numerica delle specie dannose come cinghiali, volpi, gazze e cornacchie. Il documento riconosce la necessità di autorizzare prelievi da parte dei cacciatori per limitare i danni all'agricoltura e assicurare il mantenimento degli equilibri faunistici e definisce i metodi di intervento.
Particolarmente preoccupante la situazione del cinghiale, dovuta soprattutto ad un’immigrazione significativa dalla Provincia di Treviso che – è scritto nel documento - ha concorso a cronicizzarne la presenza. Il cinghiale potrà essere prelevato con l'utilizzo di gabbie tutto l'anno o con appostamenti senza l'ausilio dei cani solo tra novembre e febbraio. La Provincia si è inoltre impegnata a non rilasciare nuove autorizzazioni per l'allevamento della specie e a predisporre incentivi per gli agricoltori per le recinzioni elettrificate.
Gazza e cornacchia (sia grigia che nera) sono pericolose soprattutto perchè predano le lepri e si nutrono delle uova di altre specie, come i fagiani. Per catturarle si potranno usare trappole e, dalla metà di marzo ad agosto, potranno essere prelevate dai cacciatori. “Nelle zone di ripopolamento, visto il coincidente periodo riproduttivo – recita il protocollo – potranno essere usate solo gabbie trappola”. In questo caso è previsto un tetto per il 2010: 1100 esemplari di Cornacchie e 500 di Gazze.
Per le volpi, riporta Il Giornale di Vicenza "Nel periodi di presenza dei cuccioli, marzo – luglio, potranno essere realizzati interventi sulle tane o nelle loro immediate vicinanze mediante l’ausilio di cani da tana addestrato, evitando l’uccisione delle femmine in allattamento con conseguente morte
(Il Giornale di Vicenza)