Con due ordinanze di ieri, 14 dicembre 2010, il Tar di Palermo ha dapprima respinto la domanda cautelare da parte delle associazioni ambientaliste ma poi accolto la richiesta di sospensione sugli ultimi 3 decreti che l'assessorato regionale alle Risorse Agricole aveva emesso per assicurare l'esercizio della caccia dopo l'intervento sul calendario venatorio da parte del Tar.
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto che il decreto del 12 agosto non abbia risposto alle osservazioni contenute nell'ordinanza del Tar del 16 luglio così come il successivo decreto (2 settembre). Osservazioni confermate anche dall'ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa del 22 settembre, nelle parti in cui è stata richiamata la mancanza della valutazione di incidenza del calendario e del Piano faunistico venatorio rispetto alla caccia nelle Zps (isole minori) e lungo le rotte di migrazione.
Anche l'ultimo decreto, quello del 5 ottobre che autorizzava la caccia al coniglio selvatico nelle isole minori, è stato ritenuto inadeguato perchè consentiva la caccia senza essere stato sottoposto alla preventiva valutazione di incidenza necessaria per le zone a protezione speciale. Il Tar ha fissato la trattazione di merito della questione nella prima udienza pubblica di gennaio 2011. "Attendiamo adesso - commenta l'associazione Consiglio Siciliano Caccia, Pesca, Ambiente Cinofilia e Sport - la rituale pubblicazione sulla GURS dell'ennesimo decreto che chiarisca l'esatta portata di queste decisioni in attesa del giudizio".
Cautelare respinta
Sospensiva accolta