Il monitoraggio della fauna è centrale nelle iniziative che devono essere attivate per la salvaguardia della biodiversità. Conoscere lo stato di conservazione delle specie è infatti fondamentale per elaborare qualsiasi strategia operativa anche per l'Ispra, che sul tema ha tenuto la scorsa settimana un workshop in collaborazione con Federparchi.
In questo campo giocano un ruolo sempre più fondamentale i sistematici e rigorosi rilievi effettuati dal settore venatorio. Ne rende merito Andrea Monaco, dell'Agenzia Regionale Parchi della Regione Lazio, che nel suo intervento a Siena ha riconosciuto l'esistenza di un enorme patrimonio scientifico derivato dalle statistiche venatorie e dal monitoraggio effettuato sul territorio da cacciatori e tecnici del settore ed il cui utilizzo per l'analisi della consistenza delle popolazioni, ha detto Monaco, si configura come uno strumento economico e prezioso per chi si occupa della gestione della fauna selvatica.
Seppur con migliorie da mettere in campo (in alcuni casi i dati sono incompleti o non vengono sufficientemente considerati nei piani di gestione), le potenzialità di utilizzo delle statistiche venatorie sono molteplici ed è pertanto giunto il momento che vengano maggiormente prese in considerazione dal mondo ambientalista e dagli istituti preposti.