La Corte dei Conti di Roma ha aperto un'istruttoria sul Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e sull'attività del suo ministero per il presunto utilizzo di risorse pubbliche in modo illecito. L'accusa è di danno erariale per i soldi versati ad una quindicina di persone assunte come consulenti ma che in realtà avrebbero invece svolto attività di partito.
L'istruttoria è stata aperta, riferisce l'agenzia Ansa, sulla base notizie diffuse a novembre secondo cui la Brambilla avrebbe assunto dalle 10 alle 15 persone che in passato avevano lavorato a Mediaset e nel settore dello spettacolo, per alcune consulenze inerenti al rilancio dell'immagine dell'Italia ma che invece sarebbero stati impegnati nelle attività dei Circoli della libertà, fondati proprio dal ministro.
A giorni, si legge su Repubblica, partirà la richiesta al ministero di fornire tutta la documentazione. In particolare, quattro le linee dell'inchiesta: l'oggetto delle consulenze, la durata delle stesse, i curricula degli assunti e il compenso per loro stabilito. I magistrati contabili valuteranno se le consulenze erano necessarie o meno, visto che sono stati richiesti tagli economici generalizzati e di rilevante dimensione.