Come di consueto con l'arrivo dell'inverno si diffondono anche gli appelli a nutrire la fauna selvatica da parte degli animalisti. Chi credeva così che il freddo fosse una variante a cui milioni di anni di selezione naturale avessero adattato le varie specie, dovrà ricredersi e preparare il tortino ai semi e all'uva passa proposto da Andrea Zanoni, da appendere rigorosamente ai rami degli alberi per alleviare le sofferenze di alcune specie avicole.
Tra queste spiccano anche lo storno, il fringuello, la gazza, la ghiandaia, specie responsabili di grossi danni alle coltivazioni. Le basse temperature e la penuria di cibo per queste specie, sono per Zanoni una terribile calamit�a cui si aggiungono anche i cacciatori che creano, per l'esponente animalista, una situazione “dobbiamente barbara” prelevando le specie concesse in calendario.
Nutrire lo storno, in continua crescita in ogni regione italiana, è un gesto inutile e irresponsabile, che dimostra come l'approccio a certi temi da parte animalista sia totalmente staccato dalle vere esigenze del territorio.