L’Associazione Cacciatori Migratori Acquatici, ha apprezzato l’apertura della Regione Calabria verso l’Associazione prendendo in considerazione i dati che annualmente i ricercatori Acma mettono a disposizione dell’Ispra e di tutte le istituzioni o organizzazioni a cui stanno a cuore le sorti della fauna e dell’ambiente acquatico. Grazie alla collaborazione tra il responsabile delle ricerche dell’Ufficio Avifauna Migratoria della Fidc, nonché Direttore delle ricerche dell’Acma, Dott. Sorrenti e l’Assessorato Agricoltura e Foreste, si è giunti ad una modifica del calendario, che sposta la chiusura della caccia alla beccaccia al 20 Gennaio, alle anatre al 30 e al 31 per altra selvaggina, nel rispetto dei termini di inizio della migrazione prenuziale. E’ ovvio che la modifica non ha interessato solo la selvaggina acquatica, ma anche i turdidi, infatti il Tordo Bottaccio sarà possibile cacciarlo sino al 20 Gennaio e il Sassello sino al 30.
L’Acma si augura che continui il proficuo confronto tra l’Assessorato regionale competente e il gruppo di lavoro dei ricercatori dell’Associazione, al fine di valutare le linee per la stesura dei futuri calendari, che di certo dovranno tenere conto della ricerca e dei dati che si raccolgono sul campo, dati che sopratutto i cacciatori possono dare.
Infine, purtroppo è con rammarico che si è assistito all’ennesimo attacco del Wwf nei confronti dei cacciatori calabresi definiti cittadini armati che dettano legge e ai quali è consentito dalla regione sparare sui terreni ricoperti di neve. Il Wwf dovrebbe sapere che ciò non corrisponde al vero in quanto il divieto di cacciare sui terreni ricoperti di neve è previsto dalla legge nazionale 157/92 e dalla legge regionale n.9/96.
Siamo alle solite, il Wwf non perde occasione di poter gettare fango su una categoria di cittadini con la fedina penale pulita.
(Acma)