Un
grande risultato in favore del mondo venatorio e di quello agricolo. Così il Presidente di Anlc Puglia, Michele Lisi, commenta l'approvazione dell'emendamento proposto dal Consigliere Regionale Donato Pentassuglia, che consentirà ai cacciatori di esercitare la caccia nel Parco delle Gravine ed il passaggio dei mezzi motorizzati. Il mondo venatorio, scrive Lisi, con "l’istituzione del Parco non aveva quasi più territorio agro silvo pastorale utile in provincia di Taranto" e quello agricolo ultimamente "si era visto contravvenzionare, da parte degli addetti alla vigilanza, i mezzi usati per la raccolta dei prodotti agricoli (olive) nelle loro proprietà e soprattutto perché il 90% degli agricoltori aveva chiesto alla Regione la fuoriuscita dal Parco così come previsto dalla Legge n.18, senza mai ottenere riscontri positivi dopo oltre cinque anni dall’istituzione".
"Teniamo a precisare - scrive Lisi - inoltre, che questo risultato non è assolutamente una vittoria dei Cacciatori, ma, crediamo, debba essere un forte segnale che il consigliere Pentassuglia abbia voluto dare agli Organi Politico-Tecnici ed Amministrativi della ns. Regione che, più volte sollecitati dallo stesso Consigliere, per rivedere la riperimetrazione del Parco e quindi consentire la liberalizzazione di aree idonee all’attività venatoria , sono rimasti sordi ed incapaci di trovare soluzioni alternative che potessero conciliare le esigenze degli utenti del territorio interessate dal Parco".
"A ciò si aggiunga - continua il Presidente di Anlc - che ancora oggi a distanza di cinque anni dall’istituzione del Parco la stessa Legge istitutiva continua ad essere disattesa malgrado anche la Corte di Cassazione abbia sentenziato che i confini del parco devono essere visibili mediante apposita tabellazione realizzata dall’Ente di Gestione con fondi propri e trasferiti dalla Regione “Art.1 comma 4
Della LR 18/2005. Tutto ciò non è avvenuto provocando un enorme contenzioso nei riguardi dei cacciatori che puntualmente vengono sanzionati penalmente per sconfinamento nel parco o per mancata distanza da rispettare dai relativi confini".